8° CONVEGNO NAZIONALE SUI CETACEI
E SULLE TARTARUGHE MARINE
(Centro Studi Cetacei)
PESCARA, 29-30 OTTOBRE 2009
PRESENZA E DISTRIBUZIONE DI CETACEI NEL TIRRENO CENTRALE,
IMPLICAZIONI PER LA GESTIONE E LA CONSERVAZIONE
ARCANGELI, A.(1,2), CAMPANA, I.(1), CARCASSI, S.P.(3),
CERIOLI, N. (4), OTTAVIANI, D. (2).
Istituzione > (1) ISPRA Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale, (2) Accademia del Leviatano,
(3) Università di Roma“La Sapienza”, (4) RADICE s.r.l.
Il monitoraggio della presenza, abbondanza relativa,
distribuzione e migrazione dei cetacei a larga scala temporale
e spaziale fornisce una base di informazioni che, messe in
relazione ai parametri ambientali,sono utili per la valutazione
dello stato di habitat e specie ai fini della conservazione
e gestione degli ecosistemi marini.
Dal 2007 è stato attivato un progetto di monitoraggio nel Tirreno
centrale che utilizza traghetti di linea come piattaforme di
osservazione, su cui vengono imbarcati osservatori dedicati ed
esperti. Il metodo utilizza lo stesso protocollo del monitoraggio
compiuto nella stessa area dal 1989 al 1991 e realizzato in questi
ultimi anni anche nel Tirreno settentrionale e Mar Ligure, con
transetti effettuati sia all’interno che all’esterno del Santuario
Pelagos.
Nel presente studio vengono presentati i risultati delle traversate
diurne compiute tra Maggio ed Ottobre lungo la tratta Civitavecchia-
Golfo Aranci (Tirreno Centrale),subito fuori dai confini del
Santuario.
Durante l’estate 2009 sono state effettuate 36 traversate, per un
totale di 147,25 ore di osservazione, nelle quali sono stati
registrati 172 avvistamenti. Sono state identificate 5 specie
di cetacei, per un numero approssimativo di 580 individui e
le specie avvistate con maggiore frequenza risultano essere
Balaenoptera sp. e Stenella coeruleoalba, seguite da Tursiops
truncatus, Ziphius cavirostris e Grampus griseus. I dati
confermano la presenza di un’area di estrema importanza per i
cetacei nel Tirreno centrale occidentale.
Tali risultati permetteranno il confronto con altre aree monitorate
al fine di indicare possibili azioni di conservazione e di gestione nel Tirreno
centrale e valutare anche l’effetto delle attività antropiche
sull’ecosistema marino.