Appuntamento
ore 21.15 Autostrade del mare. Il team di ricerca è pronto a partire
per due giorni di avvistamento, nonostante le condizioni del mare siano
incerte.
Il primo giorno prendiamo posizione sul ponte di
comando, GPS attivato, binocoli alla mano e occhi fissi sul mare,
scrutando il movimento delle onde alla ricerca del più piccolo indizio
della presenza dei grandi mammiferi
marini che abitano queste acque. Il cielo è rischiarato dal sole che,
nonostante si nasconda dietro una folta copertura nuvolosa, ci fa ben
sperare! La velocità della nave è di 22 nodi e il vento soffia in
direzione nord est. Poco dopo l'inizio dell'attività ecco all'orizzonte
dei soffi angolati, compatti e ben definiti, che si distinguono dal
vapore che deriva dall'infrangersi delle onde: non uno ma ben quattro
capodogli. Puntando il binocolo ci accorgiamo della presenza di un
piccolo. Raccogliamo i dati, ci consultiamo per verificare la distanza
di avvistamento e le angolazioni di nuoto. Più tardi è il momento delle
stenelle che, in parte in gruppi di due o tre, in parte solitarie,
mostrano la loro livrea striata e le loro pinne. La giornata è stata
impegnativa ma gli avvistamenti, decisamente superiori rispetto a quelli
che ci aspettavamo, ci rendono molto soddisfatti...e per concludere il
mare ci regala un tramonto dai colori
brillanti e luminosi.
Il secondo giorno non può essere da meno, con l'avvistamento di
qualche capodoglio e probabilmente una balenottera più a largo. La
copertura nuvolosa diminuita, la visibilità molto migliorata e il mare
forza 1 sono stati dalla nostra parte. Durante l'attraversamento nella
zona delle bocche di Bonifacio è stato condotto il litter per valutare
l'inquinamento ambientale nelle zone intorno alle isole e subito dopo è
stato ripresa l'attività di monitoraggio. Nel pomeriggio abbiamo dovuto
pazientare qualche ora per scorgere un gruppo molto numeroso di
stenelle. Giunto nuovamente un tramonto eccezionale, abbiamo raccolto le
schede, spento il GPS e il resto dell'attrezzatura molto soddisfatti.
La cosa che mi entusiasma e che mi fa sentire parte della squadra è
il senso di vittoria che ci pervade ogni volta che all'orizzonte
scorgiamo una pinna, un soffio o un salto di un gruppo di stenelle.
Chiunque sia l'osservatore che ha raccolto l'informazione, la
soddisfazione appartiene a tutti e si condivide con profonda
contentezza.
Sapere che grazie ai dati raccolti durante queste traversate è
possibile agire nella salvaguardia di queste creature marine rappresenta
un forte stimolo a dare il massimo!