Traversata 7 - 9 ottobre
Civitavecchia - Barcellona
Due
giornate di avvistamenti e sorprese. Già dopo pochi minuti di
osservazione, un gruppo di stenelle salta e sfreccia radente alla nave,
stagliandosi su un cielo colorato di arancio dal sole dell’alba. Poco
dopo, ci sorprende una pioggia leggera che in poco tempo perde di
intensità regalando tempo sereno e cetacei
ben visibili. Ad un tratto, a non troppa
distanza, si intravede un’esplosione di pesanti schizzi d’acqua levarsi
per aria. Aguzziamo lo sguardo sulla grande chiazza bianca formatasi
nel punto dell’esplosione. Si alza una colonna di schiuma dalla
superficie: il soffio di una balenottera. Continuiamo a mantenere gli
occhi sulla scia disegnata tra le onde dalla balena, quando alla fine la
vediamo saltare. Un salto possente e maestoso, la sagoma scura del
grande mammifero marino si staglia distinta sul blu del mare. Poi un
nuovo salto, come a conferma di quello che poco prima avevamo visto,
restituisce uno spettacolo che raramente è concesso di osservare. Alla
fine la balenottera si allontana e noi seguiamo con lo sguardo
soddisfatto la sua pinna dorsale, gustando il felice ritorno in porto.
Ringrazio Miriam e Cristina per essere state delle ottime compagne di viaggio. Luca
Marino
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Il salto della balenottera |
PS
I salti delle balenottere, nel Mediterraneo come nel resto del mondo, al contrario di quelli delle Megattere, sono un fenomeno assai raro. Furono osservati, registrati e fotografati, per la prima volta, nel corso della prima fase di questa stessa ricerca, negli anni '90. I dati furono pubblicati sulla prestigiosa rivista internazionale "Marine Mammal Science" e rimangono tuttora tra le pochissime testimonianze registrate e descritte di questo comportamento.
Marini L., Consiglio C., Catalano B., Villetti G. e
Valentini T. (1996) Aerial Behavior in Fin Whale (Balaenoptera physalus)
in the Mediterranean Sea. Marine Mammal Science, 12(3): 489-495.