In diretta dai mari italiani, gli avvistamenti ed i risultati delle ricerche dei soci dell'Accademia del Leviatano - ONLUS

venerdì 19 ottobre 2012

Con enorme piacere ed orgoglio  vi comunichiamo che la prestigiosa rivista internazionale Marine Ecology ha pubblicato il nostro articolo 

Changes in cetacean presence, relative abundance and distribution over 20 years along a trans-regional fixed line transect in the Central Tyrrhenian Sea

che illustra i progressi  fatti dalla nostra ricerca sui traghetti a partire dagli anni '90 ad oggi.

 

Cogliamo l'occasione per ringraziare qui tutti coloro i quali, studenti, volontari, equipaggi dei traghetti, Compagnie di navigazione, sponsor, negli anni  hanno reso (e rendono tuttora) possibile questa ricerca che, per durata e risultati, ha poco o niente da invidiare a quelle condotte da importanti istituzioni pubbliche (ed a costi assai più elevati).

E andiamo avanti!

Riassunto:

From 1989 to 1992, systematic cetacean surveys were carried out twice weekly along a trans-regional fixed transect in the Central Tyrrhenian Sea, utilising passenger ferries as research platforms. Using the same protocol and supervised by the same investigators, the research restarted in 2007, providing the opportunity to compare consistent data over a long 20-year period. The monitored transect (Civitavecchia-Golfo Aranci) runs along a strategic area just outside the southeastern border of the Pelagos Sanctuary. Over the last two decades, an increasing trend of temperature and salinity, in the deep and intermediate layers, has been documented in the region, as well as general changes over the Mediterranean basin. These changes, together with the increasing impact of some pressures (e.g. maritime traffic) may have led to changes in oceanographic and anthropogenic features and, subsequently, in cetacean presence and distribution. The research aimed to verify whether any changes occurred in the pattern of cetacean occurrence over the 20-year period along the representative transect in the Central Tyrrhenian Sea. Data from 90 summer weekly runs undertaken in the 1990s were compared with data obtained from 95 runs undertaken in the 2000s. Each ferry run was considered an independent statistical unit: the encounter rate (ER = number of sightings per hour spent on effort) was calculated to compare relative abundance between periods, years and months. Spatial analysis was performed on geographical data using Kernel analysis to map the distribution of sightings. Logistic regression (GLM) was performed to compare habitat preference. Total encounter rate in the 1990s (ER = 0.59 ± CI 0.08) was significantly lower (P < 0.01) compared with the 2000s (ER = 0.94 ± CI 0.15). The same seven out of eight species known for their regular presence in the Mediterranean Sea were sighted in both the investigated periods. The most common species were striped dolphin (Stenella coeruleoalba), fin whale (Balaenoptera physalus) and common bottlenose dolphin (Tursiops truncatus). Neither the pilot whale nor any other rare or occasional species were sighted during the 6 years of the study. Despite the time span, no dramatic changes were observed for any species, bar fin whale, in terms of distribution, relative abundance, group size or habitat preference. Sightings of fin whale have surprisingly increased (+300%, P< 0.001), and their spatial and temporal distribution and habitat preference showed a radical difference between the two periods. The 2000s surveys confirmed the existence of high density areas of cetaceans, especially of fin whale, and the consequent necessity of specific legislative acts for cetacean conservation.

mercoledì 10 ottobre 2012

SHIP STRIKE NEL MARE DELLE BALEARI

Dal 2007 e più di 300.000 km percorsi “on effort” dal network che monitora i cetacei utilizzando traghetti di linea questo è il primo record di ship strike.

Durante il monitoraggio nel Mare delle Baleari è stata registrata per la prima volta una collisione tra la nave utilizzata come piattaforma di osservazione e un cetaceo di dimensione medio/grande, non identificato (capodoglio?). Al momento dell’impatto la nave viaggiava ad una velocità di 24 nodi con rotta 273.8° mentre le condizioni meteo registrate erano forza 4 per il mare con vento in direzione NNW, visibilità buona, copertura cielo 0% e pioggia assente. L’avvistamento e la successiva collisione con l’animale sono avvenuti alle ore 14:27 nel punto dove il primo avvistamento è avvenuto a 5° gradi sul lato sinistro ad una distanza dalla nave di circa 3 metri. Il cetaceo, che nuotava in direzione 90°, è emerso molto velocemente mostrando un dorso molto scuro con una pinna dorsale piccola ed irregolare (forse un giovane capodoglio?). Al passaggio della nave l’animale è scomparso sotto la superficie dell’acqua, dando l’idea di oltrepassare il natante in immersione. Successivamente rivolgendo lo sguardo a poppa, sempre sul lato sinistro è stato possibile scorgere molto sangue che affiorava in superficie ed una pinna pettorale del cetaceo come se il corpo fosse rotolato su un fianco. Dopo ciò non si è avuta nessuna traccia dell’animale. Oltre agli osservatori dell’Accademia del Leviatano e al primo ufficiale di coperta che ha assistito alla scena, sul ponte di comando era presente anche altro personale di bordo. L’urto non ha prodotto alcun rumore, urto o vibrazione. Inoltre, al momento dell’impatto, non erano presenti altre imbarcazioni. Vista la rapidità del nuoto dell’animale e l’emersione avvenuta in modo repentino e a pochissima distanza dalla nave, non è stato possibile tentare alcuna manovra per evitare la collisione. In questo caso ne alla velocità della nave ne all’assenza di osservatori può essere attribuita la collisione.